Che differenza c’è tra marmellata e confettura? Che cosa significa confettura extra? E quali sono i requisiti di una gelatina? Vediamo di fare un po’ di chiarezza districandoci tra i termini utilizzati dal legislatore e chiarire l’uso di parole diverse che per i più riconducono ad uno dei più golosi alimenti più semplicemente conosciuto come marmellata.
Marmellata
Marmellata di limone
La marmellata di limone (ebbene sì, si può regolarmente chiamare “marmellata”, in quanto preparata con agrumi, altrimenti avremmo dovuto dire confettura) è strepitosa. Ora che si possono trovare dei limoni pieni di polpa e succo (ottimi quelli di Sorrento, ma io uso anche quelli prodotti dalla mia amatissima pianta di limoni) è la stagione ideale per questa delizia dal retrogusto leggermente amaro.
Confettura di rabarbaro
Finalmente dopo 3 anni il rabarbaro nell’orto ha preso vigore e così, per la prima volta, ho deciso di cimentarmi nella confettura di rabarbaro. A dire la verità ero piuttosto scettico, perché ho ancora il ricordo delle caramelle al rabarbaro che mi somministrava mia nonna: erano sempre le ultime che rimanevano nel barattolo, e un motivo c’era! Infatti, a me bambino, facevano piuttosto schifo. Ho dovuto tuttavia ricredermi, perché la confettura ha un sapore delicatissimo e del tutto particolare. Se sono arrivato a “scoprire” il rabarbaro, lo devo alla mia amica canadese Barbara (non sarà un caso il nome?), che mi ha raccontato come da bambina i gambi di rabarbaro venivano raccolti e consumati crudi, previa immersione nello zucchero. Ebbene, l’ho provato anch’io e sono davvero una bontà. Attenzione, solo i gambi: le foglie infatti sono leggermente velenose, perciò evitate di mangiarle (o fumarle!).
Confettura di fichi e mandorle, per una marmellata con frutta di stagione
A fine settembre, uno dei frutti più golosi che si può raccogliere è il fico. L’alto contenuto zuccherino, abbinato alla percentuale ridotta di acqua, rende questo frutto particolarmente adatto alla preparazione di confetture, ottime sia per la colazione che in abbinamento ai formaggi. Il basso livello di acidità comporta l’aggiunta prudenziale di succo di limone per favorirne la conservazione ed evitare la proliferazione del botulino. L’aggiunta delle mandorle tritate non altera il sapore della confettura, ma aggiunge quella particolare consistenza dei pezzetti, assai gradevole al palato.
Marmellata di arance amare
Ecco l’unica confettura che gli inglesi chiamano “marmalade”, marmellata. Le arance amare si trovano sul mercato per un breve lasso di tempo (gennaio-febbraio) e non sono così facili da reperire in quanto, pur essendo ottime per la marmellata, sono quasi immangiabili da crude. Proprio per il fatto di essere aspre ed amare si prestano benissimo in preparazioni a base di zucchero, conferendo un retrogusto piacevolissimo al palato ed estremamente profumato.
Confettura buonissima di lamponi
Ingredienti
1kg di lamponi
300 gr. di zucchero di canna
1 limone
Addensante: farina si semi di carrubba
Procedimento