Confettura di rabarbaro

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Finalmente dopo 3 anni il rabarbaro nell’orto ha preso vigore e così, per la prima volta, ho deciso di cimentarmi nella confettura di rabarbaro. A dire la verità ero piuttosto scettico, perché ho ancora il ricordo delle caramelle al rabarbaro che mi somministrava mia nonna: erano sempre le ultime che rimanevano nel barattolo, e un motivo c’era! Infatti, a me bambino, facevano piuttosto schifo. Ho dovuto tuttavia ricredermi, perché la confettura ha un sapore delicatissimo e del tutto particolare. Se sono arrivato a “scoprire” il rabarbaro, lo devo alla mia amica canadese Barbara (non sarà un caso il nome?), che mi ha raccontato come da bambina i gambi di rabarbaro venivano raccolti e consumati crudi, previa immersione nello zucchero. Ebbene, l’ho provato anch’io e sono davvero una bontà. Attenzione, solo i gambi: le foglie infatti sono leggermente velenose, perciò evitate di mangiarle (o fumarle!).

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